GOCCE OCULARI PER OCCHI SECCHI E COLLIRIO, QUALI SCEGLIERE

Gocce oculari e collirio: una guida per capire come scegliere quelli giusti

Iridina spiega quali colliri per occhi rossi e gocce oculari per occhi secchi scegliere

La salute degli occhi dipende da svariati fattori, interni all’organismo ed esterni, relativi all’ambiente. Un aspetto fondamentale riguarda l’idratazione della superficie oculare.

Come è possibile idratare gli occhi, specialmente se siamo in presenza di occhi secchi? Dal punto di vista fisiologico, questa funzione è assolta dalle lacrime. Le lacrime si distribuiscono sulla superficie oculare grazie alla frequente e continua chiusura delle palpebre e vanno a formare il film lacrimale, una sorta di pellicola protettiva che si interpone tra l’occhio e l’ambiente esterno e che serve ad apportare sostanze nutritive e ossigeno alla cornea, priva di vasi sanguigni.

L’ammiccamento permette anche di asportare eventuali sostanze estranee, come microparticelle di sporco, ed evita l’aggressione da parte dei germi.

Questo meccanismo è fisiologico, ma a seguito della scarsa produzione di lacrime o di una alterazione delle loro componenti, può diventare meno efficiente e dare luogo alla comparsa della sindrome dell’occhio secco e alla serie di sintomi che la caratterizzano.

In alcune situazioni, poi, è possibile che l’occhio secco diventi più secco solo per l’effetto di agenti atmosferici come vento, sole o eccessivo inquinamento.

In tutti questi casi è utile sopperire alla carenza di idratazione oculare con l’utilizzo di gocce oculari o colliri idratanti.

 

Gocce oculari e colliri per occhi secchi, un'idratazione a portata di goccia

L’utilizzo di gocce oculari per occhi secchi o colliri idratanti deve essere preso in considerazione una volta esclusa la presenza di malattie che possano determinare la secchezza degli occhi. Si tratta di una terapia sintomatica che ha l’obiettivo di ripristinare la stabilità della pellicola lacrimale attraverso l’instillazione di lacrime artificiali.

Come scegliere le lacrime artificiali giuste per ovviare al fastidio degli occhi secchi? In commercio esistono tantissimi prodotti, di natura diversa tra loro. Si distinguono a seconda della composizione base (che può essere lipidica, acquosa o mucinica), che li rende selettivi verso le singole componenti del film lacrimale.

Oltre a grassi e proteine, le gocce oculari e colliri possono contenere ipromellosa, sostanza derivata dalla cellulosa, che ha la funzione di addensare e stabilizzare il liquido così da prolungare il tempo di permanenza del prodotto sulla superficie oculare.

Anche l’acido ialuronico è tra gli ingredienti più spesso presenti nella composizione delle gocce oculari e colliri, per la sua azione idratante e protettiva.

Nella composizione delle gocce oculari e colliri per occhi secchi è possibile trovare anche altre sostanze di origine naturale, come acque distillate di camomilla, amamelide, aloe vera, eufrasia e calendula. Tali ingredienti favoriscono un effetto lenitivo e rinfrescante, utile anche per condizioni di transitorio arrossamento degli occhi dovuto a vento, sole, cloro, smog o residui di trucco, utilizzo protratto delle lenti a contatto oppure ad affaticamento oculare, dovuto per esempio a carenza di sonno, sforzo degli occhi per studio o lettura, uso eccessivo dello smartphone.

Alcuni tipi di gocce oculari e colliri possono contenere conservanti come il benzalconio cloruro. Questa sostanza potrebbe dare luogo a effetti collaterali, soprattutto se usata per periodi prolungati. Per questo nel caso in cui sia necessario fare uso di gocce oculari e colliri più volte al giorno e a lungo termine, è opportuno scegliere prodotti che ne siano privi.

Le gocce oculari e i colliri sono disponibili in confezioni monodose oppure in flacone. In questo caso è importante tenere d’occhio le avvertenze: nella maggior parte dei casi il prodotto, una volta aperto, si conserva per un massimo di tre mesi.


 

Sindrome dell’occhio secco, che cos’è

La sindrome dell’occhio secco è un’alterazione dei meccanismi responsabili della lubrificazione dell’occhio. I sintomi della sindrome dell’occhio secco sono prurito, bruciore, arrossamento, sensazione di avere la sabbia negli occhi e fastidio nei confronti della luce. Nei casi più gravi di occhio secco possono comparire anche dolore e annebbiamento della vista.

Le donne sono particolarmente soggette a questo disturbo, specie in gravidanza e dopo la menopausa. Le variazioni dei livelli di estrogeni, infatti, alterano il funzionamento delle ghiandole lacrimali e quindi anche il film lacrimale. In generale, l’età avanzata, insieme alla progressiva atrofizzazione delle ghiandole lacrimali e alle variazioni ormonali, è infatti tra le cause principali di secchezza oculare.

Ma a causare la secchezza oculare possono essere anche altre cause di natura sistemica, per esempio i disturbi tiroidei o alcune patologie come la blefarite o la sindrome di Sjögren. Anche le terapie farmacologiche possono indurre la sindrome dell’occhio secco: questo vale per farmaci come anticoncezionali, ansiolitici, diuretici, antidepressivi e immunosoppressori.

Il disturbo è aggravato dall’uso dei dispositivi elettronici (che portano a ridurre la frequenza di chiusura involontaria delle palpebre, diminuendo la lubrificazione oculare), dalla permanenza in ambienti con aria secca o aria condizionata, dall’uso di lenti a contatto e dal fumo di sigaretta.

Gocce oculari e colliri: le lacrime

Le lacrime secrete dall’occhio sono di due tipi: quelle prodotte continuativamente delle ghiandole lacrimali, che le riversano all’interno del sacco congiuntivale, e quelle causate da altri stimoli, come per esempio la presenza di un corpo estraneo. In questo caso la lacrimazione funge da liquido di lavaggio.

Di cosa sono fatte le lacrime? Le lacrime sono per il 90 per cento composte di acqua ma contengono anche altre sostanze organiche, come grassi e proteine. Il film lacrimale si compone di tre strati: lo strato lipidico, il più esterno, lo strato acquoso e più spesso, intermedio, e quello mucoso, il più interno, che ha la principale funzione di lubrificazione. La componente lipidica dello strato più esterno evita l’evaporazione del film lacrimale.

Per la salute degli occhi è essenziale che tutti e tre questi strati mantengano la loro composizione inalterata e in equilibrio.

Il disturbo dell’occhio secco può in alcuni casi diventare molto fastidioso, ma è sbagliato sopportare il fastidio pensando che si tratti solo di un fatto transitorio o trascurabile; con l’impoverimento del film lacrimale, infatti, l’occhio diventa più esposto a infiammazioni e infezioni.

Una visita oculistica e una diagnosi clinica sono molto importanti per inquadrare la natura del problema, e il corretto trattamento dei sintomi.

Idratazione degli occhi, conta anche lo stile di vita

Accanto ai rimedi per tenere sotto controllo i sintomi dell’occhio secco, può essere utile evitare o prevenire le situazioni che accentuano il problema.

Per questo è consigliabile:

 

  • avere cura di umidificare gli ambienti, o comunque evitare che la temperatura sia troppo alta, specie se il sistema di riscaldamento prevede la presenza di termoconvettori;

  • cambiare spesso l’aria in casa, soprattutto degli ambienti dove si trascorrono molte ore e in ufficio;

  • assumere una adeguata quantità di liquidi durante la giornata. L’idratazione degli occhi è strettamente legata a quella dell’intero organismo; è importante bere spesso durante la giornata, anche se non si avverte lo stimolo della sete;

  • se si lavora molto al computer fare pause frequenti, ad esempio di un quarto d’ora ogni due ore, cambiare punto di messa a fuoco, guardare lontano e socchiudere le palpebre per far riposare gli occhi;

  • proteggere gli occhi con occhiali da sole in caso di esposizione a sole o vento.

Fonti dell'articolo "Gocce oculari e colliri: quali scegliere"

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